Il gruppo Electrolux è a un passo dall’accordo, con grande soddisfazione dei sindacati di categoria Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil. Nella serata di ieri è stato raggiunto un accordo “politico”, tra i segretari generali dei metalmeccanici Maurizio Landini (Fiom-Cgil), Giuseppe Farina (Fim-Cisl), Rocco Palombella (Uilm-Uil), il ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi e i vertici di Electrolux.
Nella giornata di oggi è in corso una “delicata” fase di traduzione testuale dell’intesa con le organizzazioni sindacali, dove si lavorerà, prima per delegazioni e poi con l’azienda, sui testi definitivi dell’accordo per affrontare tutti i punti previsti, tra cui il piano sociale e gli incentivi all’esodo.
L’obiettivo comune è arrivare nella giornata di domani al Mise con un testo condiviso, per potere infine siglare l’ accordo giovedì a palazzo Chigi. Sempre da scrivere è la parte sull’aumento delle velocità, “dove sarà necessario introdurre vincoli e verifiche per evitare il peggioramento delle condizioni di lavoro” precisano le organizzazioni sindacali.
Nello specifico l’intesa non tocca i salari, le pause vengono confermate in tutti gli stabilimenti con l’unica eccezione del riproporzionamento della pausa aggiuntiva, oggi presente nello stabilimento di Porcia, da 10 a 5 minuti; sono previsti ricorsi ai contratti di solidarietà e una riduzione del 60% dei permessi sindacali, oggi superiori in Electrolux a quanto previsto dal contratto nazionale.
Una volta completata l’intesa in ogni suo aspetto, mercoledì prossimo si terrà un tavolo generale presso il ministero, con la partecipazione dei presidenti delle Regioni, per la ratifica dell’intesa complessiva, che verrà presentata giovedì presidente del Consiglio Matteo Renzi a Palazzo Chigi.
E.G.