Il sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, è stato fischiato e contestato da quanti stanno dando vita ad un sit-in in favore del progetto Enel per il rigassificatore di Porto Empedocle. La manifestazione è stata promossa dai sindacati degli elettrici, con il sostegno di Confindustria.
«Riteniamo che la strategia del no a tutti i processi di sviluppo – hanno detto i sindacalisti della Cgil Piero Mangione e Mariella Lo Bello – abbia portato all’impoverimento della nostra provincia. Il rigassificatore nell’area portuale può costituire la scintilla per la rinascita dell’economia industriale dell’Agrigentino che dovrà essere coniugata con l’agroalimentare, il turismo e il commercio».
Una delegazione di esponenti di Confindustria e dei sindacati ha incontrato il sindaco. «La posizione del Comune di Agrigento – ha detto Zambuto – non cambia. Avevamo avanzato delle considerazioni di natura politica circa un insediamento di quel tipo in un’area vicina a luoghi come la Valle dei Templi e la casa natale di Pirandello, ma ci siamo resi conto che si trattava di una posizione politicamente debole. Allora abbiamo fatto valere le nostre posizioni dal punto di vista giuridico, e adesso attendiamo il parere del Consiglio di Stato. In assenza, al momento, di qualunque novità, ad esempio la possibilità che l’impianto venga spostato, la nostra posizione rimane immutata».
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