“Credo che sia assolutamente fondamentale che le risposte alle domande che ci porremo oggi le possiamo dare solo in un’ottica europea. Non le potranno dare i singoli Paesi, dovremmo avere la capacità di creare un sistema cooperativo, non bilaterale multilaterale che ci consenta di raggiungere la capacità di mettere insieme le nostre forze e affrontare le nuove sfide. Come Leonardo ci siamo e potete essere sicuri che Leonardo vuole essere un attore di questo mondo”.
Lo ha ribadito l’AD di Leonardo, Alessandro Profumo, al meeting “G20, L’Italia per lo Spazio. L’economia, l’industria, le regole”, alla Fondazione Leonardo.
“Tra i tanti temi – ha ricordato Profumo – c’è quello della gestione e dell’impiego delle costellazioni che stanno cambiando in modo radicale la loro struttura sottoponendo l`industria a una fortissima pressione di cambiamento tecnologico e di investimento, con un numero di interlocutori che si riduce e che aumentano il potere negoziale nei nostri confronti. Il tema della sicurezza, dello e dallo spazio che, ovviamente, rappresenta una sfide chiave. Ci sono poi dei profondissimi cambiamenti con gli attori che entrano in questo mondo come Jeff Bezos, Elon Musk o Richard Branson. Sappiamo, inoltre, anche che nelle comunicazioni satellitari stanno entrando Apple, Google e Facebook con l`idea di creare delle costellazioni che, di fatto, toglieranno moltissimo spazio agli operatori tradizionali.
“Lo Spazio ha un impatto sulla vita dei cittadini fenomenale, in positivo, dobbiamo sempre ricordarcelo. Se penso a quello che noi possiamo fare per i cittadini con la Geo-osservazione, per esempio, o anche per le chiusure del digital divide che attraverso le telecomunicazioni satellitari si possono realizzare, quindi possiamo veramente dare, attraverso lo spazio, dei servizi ai nostri cittadini assolutamente fenomenali.
Come dicevo prima, gli investimenti vanno affrontati; nel 2020 nell`economia dello spazio sono stati investititi circa 70 miliardi di euro, 12 miliardi in Europa il resto in larga parte negli Stati Uniti. Ci sono delle dimensioni competitive che sono impressionanti ma che danno l`idea dello sbilanciamento quando gli Stati Uniti coprono il 60% del totale degli investimenti.
Come Leonardo noi copriamo circa l`80% dell’Economia dello spazio in Italia con le nostre partecipate ma il restante 20%, è estremamente importante, è composto da una miriade di piccole e medie imprese che svolgono dei ruoli fondamentali in questa attività ed è proprio per questo che noi, con le due grandi società che abbiamo in Italia, Thales Alenia Space Italia e Telespazio, abbiamo fatto un lavoro di censimento della nostra filiera e di accompagnamento nella crescita delle piccole e medie imprese che hanno più capacità per svilupparsi in questo settore”
“La compartecipazione tra meccanismi istituzionali e privati è assolutamente fondamentale, importantissima- ha aggiunto Profumo – e devo dire che in Italia la modalità di gestione di questa relazione mi sembrano funzionare in modo particolarmente importante. Noi vediamo, ad esempio, nel mondo delle telecomunicazioni dei cambiamenti radicali, prima avevamo satelliti che erano assai lontani dalla Terra oggi stiamo andando verso queste costellazioni che avranno centinaia o migliaia di satelliti a distanze molto più ravvicinate, interconnessi fra loro, quindi con tecnologie totalmente nuove, tempi di latenza molto più bassi e quindi il servizio cambierà ma cambierà anche drammaticamente la tecnologia. Nel frattempo si è concentrato il numero di operatori, per questo secondo me la risposta in Europa dovrebbe essere attraverso dei meccanismi che consentano di creare una risposta unitaria a livello europeo perché, se no, prima o poi usciremo da questo mercato”.
E.G.