“154.000,00 euro di arretrati a un pensionato di Roma. È il risultato del Patronato Inca e dello Spi Cgil del nostro territorio che hanno rivoluzionato la vita ad una persona che si è rivolta ad una nostra sede”.
Cosi una nota della Cgil di Roma, che spiega come sono andate le cose. In sintesi, il pensionato si era rivolto allo sportello “Diritti inespressi” dove l’operatore dell’Inca ha elaborato in dettaglio i conteggi della contribuzione e i dati di calcolo utilizzati per la liquidazione degli ultimi 5 anni. A quel punto, e’ venuto fuori che i calcoli erano sbagliati, e il pensionato aveva il diritto a vedersi riconosciuti gli arretrati. Per la cifra, appunto, di ben 154 mila euro, poi ottenuti grazie al lavoro del patronato.
“Un grande risultato, frutto della professionalità delle operatrici e degli operatori, che contribuirà decisamente a migliorare la qualità della vita di una persona e della sua famiglia. Per questo è importante verificare che non ci siano stati errori di calcolo e chiedere informazioni sulle prestazioni sociali e assistenziali”, commenta la nota della Cgil romana.
Ma quanto accaduto, prosegue la nota, “e’ anche una risposta molto concreta a chi attacca e vuole delegittimare il ruolo del sindacato nel nostro paese””. Nei giorni scorsi, infatti, la Cgil aveva denunciato una “campagna di diffamazione” portata avanti da alcuni media nei confronti del sindacato e dello stesso patronato Inca.