Electrolux ha presentato ai sindacati il piano per lo stabilimento di Porcia per il 2014-17 che prevede investimenti per 32 milioni e 316 esuberi calcolati sullo schema delle sei ore più due di solidarietà: 298 operai (su circa mille) e 18 impiegati (su 64). Nel corso dell’incontro con i sindacati l’azienda ha inoltre confermato la riduzione di tre euro sul costo dell’ora lavorata, ma ha assicurato che non avrà un impatto sui salari perché si agirà sulla decontribuzione. L’azienda, sottolineano le stesse fonti, ha indicato come indispensabile il rifinanziamento per i contratti di solidarietà, in modo da proseguire con lo schema del ‘sei più due’ mentre considera non percorribile l’ipotesi di non poter ricorrere alla solidarietà. Electrolux ha inoltre rivisitato il piano industriale per lo stabilimento di Susegana, in provincia di Treviso, per il quale ha prospettato il mantenimento della produzione di 94mila frigoriferi della linea Cairo 3 dei 158mila che inizialmente aveva previsto di trasferire in Ungheria. Positive le reazioni della Fim Cisl: “E’ molto importante quanto emerso finora nella riunione tra la Electrolux e le organizzazioni sindacali, ha detto Anna Trovò, segretaria nazionale Fim Cisl, il piano industriale illustrato contiene infatti investimenti per 150 milioni di euro nei prossimi quattro anni destinati agli impianti di Porcia, Susegana, Solaro e Forlì”. Positivo anche il giudizio della Fiom: “Oggi Electrolux ha presentato un piano industriale diverso da quello del 27 gennaio 2014; per tutti gli stabilimenti, e quindi anche per lo stabilimento di Porcia, Electrolux ha presentato un piano per il periodo 2014/2017 che sostanzia investimenti su prodotti e processo produttivo, volumi e livelli occupazionali in grado di rappresentare un futuro per gli stabilimenti italiani” hanno dichiarato Michela Spera, Segretaria nazionale e responsabile Elettrodomestici Fiom-Cgil, e Stefano Zoli, Coordinatore nazionale Elettrodomestici. Electrolux ha anche dichiarato che non ci saranno da parte della multinazionale azioni unilaterali sul salario e sugli orari di lavoro per garantire la sostenibilità e la competitività delle produzioni italiane e che la riduzione del costo dell’ora lavorata non intende conseguirla sul salario dei lavoratori ma chiedendo al Governo di mettere in campo gli interventi che agiscono sulle leve fiscali e contributive, a partire dalla decontribuzione dei contratti di solidarietà chiesti dal sindacato al Governo in queste settimane.
IndustriAll, solidarietà ai lavoratori italiani
La federazione europea dei sindacati dell'industria è preoccupata per il piano industriale avanzato dalla multinazionale svedese nel nostro paese.