Entrate. Il direttore Attilio Befera lo ha presentato oggi spiegando che per gli accertamenti si parte dai redditi 2009, mentre per i contribuenti dai redditi 2011. Tutti potranno, grazie a un semplice software, confrontare la coerenza tra reddito dichiarato e spese effettuate. Rispetto al precedente, “datato, grezzo ed elementare”, il nuovo redditometro considera 100 voci di spesa relative ad abitazione, mezzi di trasporto, assicurazioni e contributi, istruzione, attività sportive, ricreative, cura della persona, investimenti immobiliari e mobiliari.
Il redditometro dovrà essere sperimentato “per qualche mese” prima di diventare operativo, ma “siamo abbastanza tranquilli – ha detto Befera – visto che abbiamo impiegato un po’ più di tempo per avere uno strumento il più sicuro possibile”.
L’Agenzia si avvarrà dei dati dell’Anagrafe tribuatria, dello spesometro, di quelli relativi ai rapporti con intermediari finanziari, di quelli degli enti e della Guardia di Finanza. Tra le voci considerate: mutui, collaboratori domestici, elettrodomestici, arredi, energia elettrica e gas, telefoni, auto e moto, barche, anche in leasing o noleggio, asili, corsi e soggiorni studio all’estero, corsi di preparazione agli esami, master e affitti per studenti universitari, sport, cavalli, circoli o club, abbonamenti tv, giochi on line, abbonamenti culturali, viaggi, alberghi, centri benessere, quadri, gioielli, donazioni a onlus, assegni al coniuge. Tra gli investimenti immobiliari anche azioni e obbligazioni, mentre tra quelli mobiliari soltanto i dati dell’Anagrefe tributaria: quote di partecipazione, fondi investimento, derivati, certificati di deposito, pronti contro termine, BoT, valuta estera, oro e numismatica.
Il redditometro considera oltre 22 milioni di famiglie (50 milioni di persone) divise in gruppi omogenei (55 in tutto) per aree geografiche. Costituisce la base di partenza per l’accertamento: in presenza di uno scostamento rilevante tra reddito dichiarato e spesa, senza una correzione da parte del contribuente, si valuta il rischio di evasione; quindi, si avvia il contraddittorio. In assenza di adeguati chiarimenti si procede all’accertamento sintetico sulla base delle spese effettive. (LF)
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