Sussidiarietà, integrazione, collaborazione: queste le parole chiave della tavola rotonda tenutasi ieri, a Pomezia, organizzata per presentare il bilancio sociale del patronato Inas Cisl, realizzato dalla Fondazione Giulio Pastore.
Con 2 milioni di persone assistite e 1 milione di pratiche seguite ogni anno, con 54 milioni di valore aggiunto prodotto e distribuito alle comunità, l’istituto ha messo sul tavolo i propri numeri, da cui partire per il confronto con le istituzioni. (LF)
Un segnale di fiducia viene dalle parole di Mauro Nori, direttore generale dell’Inps che, sollecitato sul tema degli indebiti, ha promesso che farà di tutto per garantire la copertura finanziaria, accogliendo così la richiesta di un patronato “senza il cui impegno all’estero non ci sarebbero state prestazioni previdenziali per gli italiani”. Un forte riconoscimento all’azione dell’Inas viene anche dall’Inail: “Ora che stiamo potenziando il nostro ruolo e visto che le finalità sono comuni – ha dichiarato il direttore generale dell’istituto assicurativo, Giuseppe Lucibello – i tavoli di confronto per un cammino comune sono aperti”. Di cambiamento ha parlato anche Francesco Verbaro, segretario generale del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali: “Accompagnare il rinnovamento dell’Inas in funzione dei mutamenti del welfare – ha dichiarato – ci aiuterà a gestire meglio le novità, puntando su una visione integrata dei soggetti in campo”. Una visione da difendere, questa, secondo il sen. Maurizio Castro, membro della Commissione permanente Lavoro e Previdenza sociale, che ha detto: “Sbaglia chi sottovaluta i soggetti che costruiscono una relazione intermediata più ricca ed efficace tra il cittadino e le istituzioni”. “L’idea di ridurre l’azione dei patronati pensando che i corpi intermedi vicini alle persone siano inutili – gli fa eco l’on. Alessia Mosca, segretario della Commissione Lavoro alla Camera – è pericolosa”. Il compito di avvicinare cittadini e amministrazione pubblica è vitale anche secondo Massimo Pianese, direttore generale dell’Inpdap, secondo il quale “agevolare il rapporto tra iscritti all’ente previdenziale, il sindacato ed il patronato è essenziale, soprattutto sul territorio”. La chiusura dell’evento è stata affidata al segretario generale Cisl Raffaele Bonanni, che ha confermato il sostegno del sindacato in favore dell’attività dell’Inas, portata avanti nonostante “gli attacchi di chi non si rende conto del valore del rapporto che il patronato sa instaurare con le persone che assiste”.
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