“Siccome in questo momento per Alitalia l`alternativa è il fallimento, non si può che accettare la proposta di Air France”, già socia della compagnia tricolore con una partecipazione del 25% che salirebbe intorno al 50 per cento.
E’ quanto afferma in un’intervista a Repubblica, Marco Ponti, docente di Economia dei Trasporti al Politecnico di Milano, interpellato sulla crisi della compagnia aerea, che oggi riunisce un consiglio di amministrazione decisivo che potrebbe sancire il passaggio del controllo in mano al gruppo francese.
Quanto a soluzioni a difesa dell’italianità che chiamino in causa un intervento delle Ferrovie dello Stato o della Cdp, l’economista ha affermato: “Basta soldi pubblici Evitiamo l`intervento di Cdp o di Ferrovie, sarebbe una ripubblicizzazione dopo aver già speso 5 miliardi dei contribuenti”.
A proposito dell’altro possibile partner di Alitalia, che a un certo punto sembrava potesse essere la compagnia aerea araba Etihad, Ponti ha chiarito: “Premesso che il matrimonio sembra ormai sfumato e che la compagnia degli Emirati Arabi, essendo extra-comunitaria, non avrebbe potuto rilevare che una quota di minoranza di Alitalia, devo ammettere che il loro piano non era poi così male. Non essendo concorrente diretta della compagnia italiana, Etihad avrebbe forse privilegiato l`intercontinentale, puntando a un dimagrimento negli altri due mercati. Ma le cose sembra stiano andando in maniera diversa”.