Alla Camera si fa sempre più concreta l’ipotesi di una nuova richiesta di fiducia per ridurre i tempi del Jobs Act. Lo ha confermato ieri il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, affermando, durante il programma In 1/2 ora su RaiTre: “il governo si aspetta che l’iter alla Camera permetta urgentemente di chiudere il percorso parlamentare del Jobs Act. Se invece si aprirà la prospettiva di un rimpallo tra i due rami del Parlamento è normale che il governo penserà alla fiducia”.
Quanto ai contenuti della riforma, ai quali il governo metterà mano dopo aver ricevuto la delega del Parlamento, per Poletti “è prevedibile che i contratti a progetto e i co.co.co. vadano via”. Anche “le partite Iva vanno cambiate, non tolte. Andrà ridefinito il perimetro di queste posizioni dentro il provvedimento che andiamo a fare”, aggiunge. “Costruiremo un nuovo quadro con contratto a tempo indeterminato e a tutele crescenti e dentro quel contratto andranno assorbite le varie forme contrattuali che oggi ci sono”.
“I contratti a tempo indeterminato sono il 17%. Se andiamo avanti così il problema dell’articolo 18 si risolve da solo”, ha concluso il ministro del Lavoro.
A Firenze, in occasione della 64esima Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, Poletti affronta anche l’ipotesi di anticipare il Tfr in busta paga: “In questo momento il ministero dell’Economia sta facendo tutte le simulazioni per poter prendere una decisione in maniera assolutamente ragionata e consapevole”, dice Poletti.”Naturalmente è una cosa molto delicata – spiega – importante, ma ha tutte le complessità che Padoan ha illustrato, che conosciamo. Non credo sia un problema di frenate o non frenate, ma un problema di una riflessione molto seria che va fatta e che si sta facendo”.
F.P.