Favorire l’integrazione e la competitività delle piccole imprese. Questo l’obiettivo del protocollo firmato oggi da RetImpresa – l’Agenzia di Confindustria nata nel 2009 per promuovere le reti d’impresa – e Unioncamere per dare slancio a livello nazionale al modello delle reti d’impresa.
RetImpresa e Unioncamere intendono infatti sensibilizzare il mondo imprenditoriale sul tema delle reti d’impresa, progettando seminari per promuovere l’aggregazione tra imprese; realizzando e aggiornando la mappatura delle reti anche in collaborazione con il sistema universitario; organizzando premi nazionali per i migliori esempi di rete. Tra le azioni di promozione anche la realizzazione di manuali specifici sulle reti d’impresa, studi di pre-fattibiltà e borse di studio.
“E’ un risultato molto importante – afferma Aldo Bonomi, Vice presidente di Confindustria per le Politiche territoriali e distretti industriali e presidente di RetImpresa – che testimonia l’impegno di Confindustria ad andare avanti nella promozione delle reti d’impresa quale forma innovativa di aggregazione per la crescita competitiva del nostro sistema produttivo, ricercando alleanze e collaborazioni con tutti gli interlocutori interessati”.
Bonomi poi esprime soddisfazione per gli sgravi fiscali alle imprese contenuti nella manovra economica e ritiene necessario “procedere rapidamente alla definizione dei regolamenti applicativi da parte dell’Agenzia delle entrate per completare il quadro giuridico al quale dovranno fare riferimento le imprese interessate”.
“Data la caratteristica del nostro sistema imprenditoriale, nella gran parte costituito da imprese di piccola dimensione, l’aggregazione in rete rappresenta un passaggio fondamentale per poter operare con successo in uno scenario economico globalizzato”, evidenzia il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Da tempo segnaliamo che questa opzione, già adottata da molte nostre medie imprese leader di mercato, si è rivelata vincente per reggere alla forte pressione competitiva di questi ultimi anni”. “Stare in rete, spiega, permette inoltre di catturare specializzazioni e competenze laddove esse sono, all’occorrenza pure al di là del territorio di origine o del settore di appartenenza della singola piccola impresa. E rappresenta quindi una modalità importantissima per fare innovazione e per utilizzarne gli esiti su scala dimensionale allargata: con chiare ricadute in termini di maggiore efficienza e competitività”. “Sono certo, conclude, che questo accordo sarà prezioso per contribuire a diffondere questa cultura della collaborazione e della aggregazione anche presso tutti i soggetti economici espressione dei diversi territori”.
09 Settembre 2010