Nel 2022 il Pil è cresciuto, in volume, del 3,7%. Lo ha reso noto l’Istat rivedendo al ribasso la stima diffusa lo scorso 31 gennaio che vedeva una crescita al 3,9%. “Nel 2022 l`economia italiana – ha spiegato l’Istituto – ha registrato una crescita decisa, ma inferiore rispetto a quella del 2021”. Per l`anno 2021 è stato rivisto al rialzo il tasso di crescita del Pil in volume (da +6,7 a +7%).
Nel 2022 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.909.154 milioni di euro correnti, con un aumento del 6,8% rispetto all`anno precedente. A trascinare la crescita del Pil 2022 (+3,7%) “è stata soprattutto la domanda nazionale al netto delle scorte, mentre la domanda estera e la variazione delle scorte hanno fornito contributi negativi. Dal lato dell`offerta di beni e servizi, il valore aggiunto ha segnato crescite nelle costruzioni e in molti comparti del terziario, mentre ha subito una contrazione nell`agricoltura”.
Dal lato della domanda interna nel 2022 si registra, in termini di volume, un incremento del 9,4% degli investimenti fissi lordi e del 3,5% dei consumi finali nazionali. Per quel che riguarda i flussi con l`estero, le esportazioni di beni e servizi sono salite del 9,4% e le importazioni del 11,8%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente alla dinamica del Pil per 4,6 punti percentuali, mentre l`apporto della domanda estera netta è stato negativo per 0,5 punti e quello della variazione delle scorte per 0,4 punti. Il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume del 10,2% nelle costruzioni e del 4,8% nelle attività dei servizi. Si rilevano contrazioni dell`1,8% nell`agricoltura, silvicoltura e pesca e dello 0,1% nell`industria in senso stretto. Nel 2022 la spesa per consumi finali delle famiglie residenti è cresciuta in volume del 4,6% (+4,7% nel 2021).
Sul territorio economico, la spesa per consumi di beni è aumentata del 2,4% e quella per servizi dell`8,8%. Gli incrementi più significativi, in volume, si rilevano nelle seguenti funzioni di consumo: spese per alberghi e ristoranti (+26,3%), per ricreazione e cultura (+19,6%) e per vestiario e calzature (+14,8%). Si registrano variazioni negative nelle spese per alimentari e bevande non alcoliche (-3,7%), per istruzione (-1,2%) e per servizi sanitari (-0,4%).
Nel 2022 le unità di lavoro (Ula) sono aumentate del 3,5%, a sintesi di una crescita del 3,6% delle Ula dipendenti e del 3,2% delle Ula indipendenti. L`aumento è stato generalizzato a quasi tutti i macrosettori: 1,6% nell`industria in senso stretto, 7,6% nelle costruzioni e 3,9% nei servizi. Unica eccezione l`agricoltura, silvicoltura e pesca in cui l`occupazione misurata in Ula è scesa del 2,1%.
I redditi da lavoro dipendente e le retribuzioni lorde sono aumentati rispettivamente del 7% e del 7,4%. Le retribuzioni lorde per unità di lavoro hanno registrato un incremento dello 3,7% nel totale dell`economia; nel dettaglio, vi sono stati aumenti del 3,3% per il settore agricolo, del 3,7% per l`industria in senso stretto, del 5,2% per le costruzioni e del 3,7% nei servizi.
Inoltre, nel 2022 la pressione fiscale complessiva (ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil) è risultata pari al 43,5%, in aumento rispetto all`anno precedente, per effetto della crescita delle entrate fiscali e contributive (+7%) superiore rispetto a quella del Pil a prezzi correnti (+6,8%).
Nel 2022 le entrate totali delle Amministrazioni pubbliche sono cresciute del 7,9% rispetto all`anno precedente. L`incidenza sul Pil è pari al 48,8%.
Le entrate correnti hanno registrato un aumento del 7,1%, attestandosi al 47,9% del Pil. In particolare, le imposte dirette sono cresciute dell`8,5%, principalmente per l`aumento dell`Irpef e dell`Ires. Questa dinamica è solo in parte compensata dalla contrazione delle ritenute sugli interessi e sui redditi da capitale e dell`imposta sostitutiva sul risparmio gestito. Le imposte indirette hanno registrato una crescita anch`essa marcata (+6,3%), con aumenti significativi del gettito Iva – sostenuto dall`incremento dei prezzi al consumo – dell`Irap e dell`imposta sul Lotto e lotterie. In calo, invece, l`imposta sull`energia elettrica per effetto della riduzione delle aliquote di alcune accise. In crescita rispetto al 2021 risultano anche i contributi sociali effettivi (+6,4%), la produzione vendibile e per uso proprio (+7,9%) e le altre entrate correnti (+7,9%).
L`aumento delle entrate in conto capitale (+77,5%) è dovuto principalmente alla crescita delle altre entrate in conto capitale e, in particolare, dei contributi agli investimenti dall`Unione europea relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). nel 2022 le uscite totali delle Amministrazioni pubbliche sono aumentate del 5,9% rispetto al 2021. In rapporto al Pil sono risultate pari al 56,8%. Al loro interno, le uscite correnti sono cresciute del 7,1% principalmente in conseguenza della dinamica degli interessi (+30,6%, era +11,1% nel 2021), dei consumi intermedi (+4,5%) e dei redditi da lavoro dipendente (+5,8%) che risentono della contabilizzazione dei rinnovi contrattuali nel settore pubblico.
Le prestazioni sociali in denaro sono aumentate del 2,3% per effetto di un incremento della spesa per pensioni e rendite del 3,6% e di una riduzione dell`1,2% della spesa per le altre prestazioni sociali in denaro, in buona parte determinata dal significativo calo degli assegni di integrazione salariale (CIG) (-81,5%). In crescita anche le altre uscite correnti (+18,9%), soprattutto per l`aumento dei contributi alla produzione. Questi ultimi includono la registrazione dei crediti di imposta per le spese energetiche.
Le uscite in conto capitale sono diminuite dell`1,3%, sintesi della sostenuta crescita dei contributi agli investimenti (+31,5%), trainata dai bonus edilizi (Superbonus e Bonus facciate), e di una contrazione degli investimenti (-1,1%) e delle altre uscite in conto capitale (-54,6%). Queste ultime risentono della riduzione della spesa associata ad alcune delle misure che erano state introdotte per fare fronte alla crisi pandemica (come le spese previste a copertura delle garanzie statali a favore delle piccole e medie imprese e i contributi a fondo perduto a supporto dell`attività di impresa).
E.G.