“Anche il quarto trimestre del 2024, come quello precedente, registra una variazione congiunturale del Pil pari allo 0,0%. L`anno appena trascorso si chiude quindi con una crescita dello 0,5% (la metà di quanto previsto nel Piano strutturale di bilancio) e la variazione acquisita per il 2025 è nulla”. Così il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari, commenta i dati diffusi dall`Istat.
“Se a questo aggiungiamo – prosegue il dirigente sindacale – una legge di bilancio che non contiene un solo provvedimento in grado di invertire il declino economico e produttivo in corso, e che anzi lo aggraverà con i tagli lineari alla spesa pubblica e agli investimenti, è facile prevedere cosa ci aspetta nel prossimo futuro”.
“Si tratta – spiega Ferrari – di conseguenze molto concrete: le crisi aziendali e settoriali si moltiplicheranno anziché risolversi, con pesanti ricadute sui livelli occupazionali. E tutto ciò accade non per un destino cinico e baro, ma a causa di precise scelte del Governo. Si è scelto di non andare a prendere i soldi dove sono (profitti, rendite, grandi patrimoni, evasione fiscale), risorse necessarie per mettere in campo una politica economica e industriale all`altezza della sfida cruciale che abbiamo di fronte, la transizione digitale, energetica ed ecologica, e per sostenere la domanda interna, ridistribuendo la ricchezza e aumentando i salari di lavoratrici e lavoratori”.
Per il segretario confederale: “Una politica diversa non solo è possibile, ma è urgente e indispensabile. Lo dimostra la Spagna, che – con il salario minimo, una riforma del lavoro che ha contrastato la precarietà, misure di protezione sociale, tassazione degli extra profitti, il tetto ai prezzi dei beni energetici, il rilancio dei servizi e degli investimenti pubblici – ha chiuso il 2024 con un Pil in crescita del 3,2%”. “L`Esecutivo italiano – aggiunge Ferrari – non solo va nella direzione opposta, non solo non ascolta il mondo del lavoro, ma appare del tutto disinteressato alla crisi economica e sociale, impegnato com`è a picconare ogni giorno i principi fondamentali e l`equilibrio dei poteri sanciti dalla nostra Costituzione”.
“Per quanto ci riguarda – conclude Ferrari – faremo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per favorire, prima che sia troppo tardi, un bagno di realtà assolutamente necessario per chi continua a sbandierare record ormai del tutto immaginari e a descrivere un Paese che non esiste”.