Il governo di Berlino intende chiedere alla banca pubblica tedesca KfW (Kreditanstalt fuer Wiederaufbau) di predisporre nuovi interventi in favore dei paesi europei in crisi. Secondo informazioni dello Spiegel, Berlino intende avviare un programma di crediti per le piccole e medie imprese in Portogallo e Spagna e, a certe condizioni, anche in Grecia. In sostanza di tratterebbe da parte della KfW di garantire prestiti a tassi agevolati per le aziende del sudEuropa, sempre sotto la supervisione del Bundestag.
“Credo che dobbiamo offrire (oltre a quelli della troika) anche aiuti supplementari tedeschi”, ha scritto il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble al collega dell’Economia Philipp Roesler, prevedendo “in questo modo, con un supporto operativo più rapido, di ottenere dei risultati psicologicamente più visibile in tempi più rapidi”.
Una posizione che costituisce una svolta nella strategia finora tenuta dalla Germania, svolta che arriva non a caso quando mancano quattro mesi dalle elezioni. Finora Berlino aveva sempre imposto una linea di assoluto rigore nei conronti degli stati in difficoltà esigendo in via preliminare un consolidamento del bilancio.