Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha autorizzato i commissari straordinari di Piaggio Aero Industries e Piaggio Aviation, le due società in amministrazione straordinaria che operano sotto il marchio Piaggio Aerospace, a procedere con la cessione di tutti i complessi aziendali condotti alla società turca Baykar, azienda turca attiva nello sviluppo e produzione di sistemi UAV (veicoli aerei senza pilota) e tecnologie aerospaziali avanzate. Lo comunica il ministero in una nota.
Nell`ambito dell`ultima procedura aperta per l`identificazione di un acquirente, sono pervenute tre offerte definitive e vincolanti da parte di altrettanti player industriali internazionali per l`acquisto di tutti i complessi aziendali.
“Dopo un`attenta valutazione comparativa delle tre offerte ricevute – spiega il Mimit -, la terna commissariale ha ritenuto che quella di Baykar fosse la più idonea a garantire gli interessi dei lavoratori dipendenti e dei creditori di Piaggio Aero e Piaggio Aviation e a rilanciare le prospettive industriali del Gruppo”.
“Baykar – conclude la nota – si è impegnata a mantenere e potenziare sia le attività di produzione di aeromobili – compresi i relativi servizi di supporto tecnico, logistico e di formazione – sia le attività di manutenzione motori e di produzione di componenti motoristici”.
“Garantito il rilancio dell`azienda, con una visione industriale chiara e ambiziosa – ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso -. Dopo sei anni di attesa – ha aggiunto Urso – ridiamo un futuro a Piaggio Aerospace, un asset strategico per il nostro Paese, con una prospettiva produttiva di lungo periodo, salvaguardando complessi aziendali e forza lavoro”.
“È punto di partenza e non di arrivo dopo un’attesa che dura dal dicembre 2018 quando è iniziata la fase di commissariamento”. Lo afferma in una nota Christian Venzano, segretario generale della Fim Cisl Liguria. “Adesso – prosegue – entriamo nel vivo e auspichiamo che la valutazione del Mimit corrisponda, al di là dei comunicati stampa, a quei parametri che come Fim Cisl Liguria avevamo considerato strategici come la piena tutela occupazionale, la continuità dei siti produttivi di Villanova d’Albenga e Genova, con il mantenimento degli asset produttivi e la disponibilità a forti investimenti nelle risorse umane e nella ricerca per rilanciare un’azienda strategica che nel corso degli anni ha perso professionalità di alto profilo”.
“Auspichiamo – conclude Venzano – che l’azienda scelta abbia tutte le potenzialità per un piano industriale che sappia dare un futuro a lunga scadenza. Ci sarà da valutare anche la questione poi della Golden Power. Questo annuncio deve essere un segnale positivo ma adesso ci aspettiamo in tempi rapidi una convocazione al Ministero per avere un confronto diretto con il governo e con l’azienda per interloquire direttamente e capire quali sono le strategie. Bene i comunicati stampa positivi, ma vogliamo vedere e approfondire il piano industriale che è stato presentato. Dopo sei anni di attesa, gli annunci non sono più sufficienti”.
Anche per la Fiom-Cgil la parola chiave resta la cautela: “Se da una parte la cessione sventa il rischio di smembramento della società, dall’altra non chiarisce allo stato attuale le prospettive per gli stabilimenti liguri”, afferma in una nota il segretario generale della Fiom Cgil di Genova Stefano Bonazzi. “La società turca è sicuramente un grande gruppo operante nel settore dell’aerospazio, in particolare per quanto riguarda la produzione di droni, dopodiché ogni giudizio potrà essere dato esclusivamente dopo la presentazione del piano industriale che dovrà dare una serie di garanzie per il futuro di Piaggio”.
“Per quanto riguarda la Fiom di Genova – prosegue Bonazzi – determinante sarà la volontà dell’acquirente di sviluppare organici e prodotti, ma questo non basta. Per discutere con il nuovo acquirente dovrà essere garantito lo sviluppo di entrambi i siti e il mantenimento della specificità delle attività svolte attualmente nei rispettivi territori. Per Genova lo stabilimento di Piaggio rappresenta un pezzo di storia e di presente dell’industria manifatturiera che la Fiom intende mantenere e difendere. Riteniamo quindi necessario un incontro al Ministero per iniziare un confronto urgente sul futuro della nuova Piaggio”.