Il segretario confederale della Cisl, Gigi Petteni, commenta i dati sull’occupazione diffusi questa mattina dall’Istat, che a gennaio 2018 fanno rilevare una crescita trainata in particolare dalla componente femminile e dalle fasce di età 15-24 anni e over 50. “A crescere è, ancora una volta, la sola componente a tempo determinato, mentre calano i permanenti e gli indipendenti. Tali dati mensili confermano le tendenze di più lungo periodo. L’occupazione è tornata oramai sopra i 23 milioni – ha spiegato Petteni – e questo è senza dubbio un ottimo risultato se si pensa che nel momento più difficile della crisi occupazionale, a settembre 2013, gli occupati erano scesi a 22.119.000”.
“Abbiamo quindi quasi un milione di occupati in più rispetto a quattro anni fa, ma mentre nel 2015 e nel 2016 la crescita è stata trainata dal lavoro a tempo indeterminato, sotto l’effetto degli incentivi, nel 2017 ed in questo inizio di 2018 sono i contratti a termine gli unici a crescere a spese del lavoro stabile che ora inizia addirittura a calare – sottolinea il segretario confederale -. Forse su questo trend incide, oltre alla riduzione degli incentivi ed alla ripresa economica non ancora consolidata, l’incertezza del quadro politico, essendo da sempre le regole del lavoro al centro di uno scontro ideologico poco comprensibile. Le aziende sono in attesa di un quadro politico più chiaro”, ha concluso.