“Subito una buona edilizia per rilanciare il settore”. Lo ha chiesto Domenico Pesenti, segretario generale della Filca-Cisl, nel corso del XV congresso della categoria, in svolgimento a Colli del Tronto
“La nostra organizzazione – ha detto – è formata da un esercito composto da migliaia di militanti e centinaia di delegati, operatori, dirigenti. Nel 2012 gli associati hanno superato quota 302mila, e questo nonostante il calo di addetti”.
Il congresso darà il via al processo di aggregazione tra la Filca e la Fai, il sindacato dell’agroalimentare, con la costituzione di una nuova categoria da oltre mezzo milione di iscritti. Pesenti ha fatto il punto sullo stato di salute dell’edilizia: “In cinque anni, dall’inizio della crisi, si è registrato il crollo del 30% della produzione, del 20% del fatturato, del 40% degli investimenti pubblici. Sono ben 550.000 i posti di lavoro persi, considerando anche l’indotto”. “La ricetta per rilanciare l’edilizia – ha proseguito – passa per la pratica della buona edilizia: vogliamo una edilizia rispettosa dell’ambiente che metta in sicurezza il territorio, che recuperi i centri storici e le aree industriali dismesse, che metta a norma gli edifici pubblici, a partire dalle scuole, che ristrutturi il patrimonio edilizio italiano rendendo ecosostenibile, o ecocompatibile, con costruzioni che consumino meno energia e inquinino meno”. “Per mettere in circolo il poco denaro disponibile – ha detto – è necessario allentare il Patto di stabilità per i comuni virtuosi, consentendo tra l’altro un più rapido pagamento delle imprese da parte dello Stato per rilanciare investimenti pubblici diffusi capillarmente sul territorio”. “Inoltre – ha proseguito il segretario generale della Filca – è necessario rendere stabili e strutturali gli incentivi e gli sgravi per la ristrutturazione per rilanciare, accanto a quella pubblica, anche l’edilizia privata”. Tra le proposte lanciate nel corso del congresso anche la realizzazione della Patente a punti, un sistema che premia le aziende in regola, e la semplificazione della contrattazione, con la riduzione del numero dei contratti. “In particolare – ha detto – è importante che in ogni luogo di lavoro sia applicato un unico contratto, e quindi nel cantiere si deve applicare solo il contratto degli edili”. “Per fare questo – ha concluso – bisogna parificare i costi contributivi per tutti i settori, per evitare forme di concorrenza contrattuale, e sottoscrivere un accordo interconfederale che disciplini l’applicazione contrattuale nei luoghi di lavoro in base all’attività prevalente”.
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu