“L’ennesima tragedia di un operaio edile ci porta a ripetere quanto sosteniamo da tempo: bisogna trovare modalità di pagamento per le imprese che lavorano, e quindi consentire agli imprenditori di pagare i loro dipendenti. Gli amministratori e le banche hanno il dovere di farsi carico di questi problemi”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Filca Cisl, Domenico Pesenti, commentando il gesto drammatico dell’operaio che a Verona si è dato fuoco perché non retribuito da quattro mesi.
“Le parti sociali e la politica devono ricostruire il clima di fiducia perché la gente torni a sperare nel futuro. È sbagliato negare la realtà, perché la crisi c’è e nessuno può affermare il contrario. Ma bisogna subito trovare azioni di contrasto e sbloccare i pagamenti delle Pubbliche amministrazioni per le opere già realizzate, come abbiamo ribadito anche il 3 marzo scorso, nel corso dell’iniziativa unitaria ‘In piazza per costruire il futuro’. Basti pensare che nel 2011 il ritardo medio dei pagamenti da parte della Pa è stato di 159 giorni”. Proprio ieri, sempre in Veneto, Pesenti ha partecipato a una iniziativa della Filca regionale sul tema “L’indifferenza uccide”. Nel corso dei lavori, ai quali hanno partecipato i familiari di due imprenditori che si sono tolti la vita perché travolti dalla crisi, è stata lanciata la proposta di creare un’associazione dei familiari delle vittime, per dare sostegno alle famiglie e aiutarle a uscire dalla solitudine, dall’abbandono, e dalla “indifferenza che uccide una seconda volta”.
Solo in Veneto, secondo la Cgia di Mestre, negli ultimi tre anni 50 imprenditori (la metà dei quali del settore edile) hanno deciso di farla finita perché in difficoltà economiche. (FRN)
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