Parti sociali e governo mirano a un patto per la crescita entro settembre per rilanciare l’economia in Italia. E’ quanto è emerso al termine dell’incontro a Palazzo Chigi al quale hanno partecipato per il governo, oltre al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, i ministri Paolo Romani, Maurizio Sacconi, Giulio Tremonti, Roberto Calderoli, Renato Brunetta, Altero Matteoli, Raffaele Fitto, Mariastella Gelmini e Saverio Romano. Presente anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Sul fronte delle forze sociali erano presenti gli industriali, con il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, le banche con il presidente dell’Abi Giuseppe Musseri, le sigle sindacali con Susanna Camusso (Cgil), Raffaele Bonanni (Cisl) e Luigi Angeletti (Uil), Giovanni Centrella (Ugl), e i rappresentanti di Rete Imprese Italia e di altre associazioni che hanno firmato l’appello al governo.
Imprese e sindacati hanno illustrato all’esecutivo il documento comune con le proposte per affrontare al meglio la crisi economica, articolate su sei temi: dare credibilità all’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2014, tagliare i costi della politica, liberalizzazioni e privatizzazioni, sbloccare gli investimenti, semplificazione pubblica amministrazione, mercato del lavoro.
Il governo ha ripresentato alle parti sociali i punti che ieri aveva già illustrato alle Camere per rimettere in marcia la crescita, dai conti pubblici alle riforme, dal lavoro alla finanza, dalle infrastrutture al Sud. L’esecutivo ha chiesto ad associazioni datoriali e sindacati di condividere l’agenda costituita in otto punti, con l’obiettivo di presentare nei primi giorni di settembre provvedimenti sui singoli argomenti. Nelle prossime settimane proseguirà infatti il confronto con lo scambio di informazioni con le parti sociali per poi arrivare a un accordo entro settembre.
Francesca Romana Nesci