A partire da oggi, 13 febbraio, potranno essere presentate all’Inps le domande per accedere all’Ape volontaria, il prestito finanziario con garanzia pensionistica che consentirà a chi avrà almeno 63 anni nel 2018 di andare in pensione in anticipo. “Più libertà di scelta per le persone, sostenibilità per il sistema pensionistico”, commenta su Twitter il premier Paolo Gentiloni
Nella giornata di oggi, il presidente dell’Inps, Tito Boeri, avvierà un simulatore online sul sito dell’istituto che consentirà di calcolare costi, vantaggi e svantaggi dell’Ape.
A poter presentare richiesta sono i lavoratori che hanno almeno 63 anni, che siano distanti non più di 3 anni e sette mesi dalla pensione di vecchiaia e che abbiano maturato almeno 20 anni di contributi. La pensione certificata dall’Inps al netto della rata di ammortamento corrispondente all’Ape richiesta, deve essere pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo.
Il minimo che si può ottenere è 150 euro mensili per sei mesi, mentre l’importo massimo non può superare il 75% del trattamento pensionistico mensile nel caso l’erogazione dell’Ape richiesta sia superiore a tre anni; l’80% se la durata del prestito è tra i 24 e i 36 mesi, l’85% se la durata è tra 12 e 24 mesi e il 90% se è inferiore a 12 mesi. Il prestito viene erogato su 12 rate mensili, senza tredicesima.
Le rate sono mensili ed è esclusa la tredicesima che quindi non ha la decurtazione. Per ottenere il prestito la rata di ammortamento mensile, sommata ad eventuali rate per prestiti ancora aperti, non deve superare il 30% del trattamento pensionistico (al netto di eventuali rate per debiti erariali e di eventuali assegni divorzili o di mantenimento dei figli).