“Alla contrattazione di secondo livello deve essere effettivamente demandata la negoziazione di tutte le materie che ineriscono l’attività produttiva e l’organizzazione aziendale”. Lo ha detto Rocco Palombella, segretario generale dei metalmeccanici Uil, che questo pomeriggio ha preso parte ad un confronto organizzato dalla Confindustria di Modena.
“Punti di partenza utili – ha suggerito Palombella – possono essere gli accordi interconfederali, firmati da Cisl e Uil, proprio il 22 gennaio e il 15 aprile 2009, con l’auspicabile coinvolgimento della Cgil, che potrebbe avvenire già in occasione della sua verifica, preventivamente fissata dalla stessa intesa dopo due anni dalla entrata in vigore”. A suo giudizio, si deve affidare alla contrattazione di primo livello la difesa dei diritti fondamentali, “che devono essere uguali per tutti i lavoratori, riducendo possibilmente anche il numero dei contratti nazionali, accorpando ad esempio tutti i contratti manifatturieri in un unico contratto dell’industria”.
Per Palombella alla contrattazione di secondo livello, invece, “deve essere effettivamente demandata la negoziazione di tutte le materie che ineriscono l’attività produttiva e l’organizzazione aziendale; di conseguenza, con il livello di contrattazione aziendale, si possono individuare incrementi salariali legati all’andamento produttivo e al recupero di produttività, si possono e si devono individuare livelli di crescita professionali specifici per il tipo di lavoro svolto”. (FRN)
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