Questa mattina si è svolta un’assemblea tra i lavorari portuali di Palermo e i segretari regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, e Uil Trasporti che ha deciso di convocare una manifestazione che si svolgerà il 12 Novembre prossimo. A rischio ci sono i 300 posti di lavoro delle due società poste sotto sequestro “Portitalia” e “Clp G.Tutrone” circa tre anni e mezzo fa. Le aziende erano state commissariate ma oggi sono a rischio chiusura. I sindacati e i lavoratori chiedono un incontro con il Prefetto e il Presidente del Tribunale Misure di Prevenzione per evitare il fallimento e mantenere i posti di lavoro.
“Con la manifestazione del 12 intendiamo rilanciare la vertenzialità per chiedere di mantenere i posti di lavoro e superare la vicenda giudiziaria relativa al sequestro – dichiarano i segretari regionali di Filt Cgil, Franco Spanò, Fit Cisl Amedeo Benigno e Uil Trasporti , Agostino Falanga – I dipendenti delle cooperative lavorano con grande difficoltà, con la gestione commissariale si sono ridotte le commesse e ridimensionate le convenzioni con le aziende. I lavoratori delle società hanno con l’Autorità portuale un contratto valido fino al 2021. Riteniamo si debba fare di tutto per garantire la continuità occupazionale”.
“Chiediamo di superare i ritardi – dichiara inoltre un componente della segreteria Cgil Palermo, Mario Ridulfo – perché si arrivi al più presto alla definizione e chiusura del procedimento. Dall’assemblea è emersa la richiesta di giustizia da parte dei lavoratori, che si sono sentiti colpevolizzati, messi sul banco degli imputati. Hanno assistito – conclude Ridulfo – allo svuotamento del patrimonio aziendale e oggi rischiano il posto di lavoro”.