Nel corso dell’audizione sul Def davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato, il Ministro dell’economia e delle finanze, Pier Carlo Padoan ha parlato anche di pensioni scatenando immediatamente le reazioni dei sindacati. Sul tema infatti, si sono mobilitati nelle scorse settimane i sindacati di categoria Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil e che il prossimo 19 maggio scenderanno in piazza con lo slogan “A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti e dignità dei pensionati”.
Il ministro, questa mattina, ha dichiarato che “ci sono margini per ragionare sugli strumenti e sugli incentivi e sui legami tra sistema pensionistico e mercato del lavoro per migliorare le opportunità per chi sta per andare in pensione e per chi deve entrare nel mondo del lavoro. In questo senso io sono favorevole anche a forme di finanziamento complementare”.
“Il Def non si addentra su questo tema e rimanda il dibattito ai prossimi mesi” ha aggiunto Padoan ricordando “che il sistema pensionistico è uno dei pilastri della sostenibilità del sistema italiano, e questo ci viene riconosciuto dall’Europa”.
Alle parole del ministro dell’economia, il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso ha risposto che “se il governo, come dovrebbe, pensa che si debba intervenire su una legge ingiusta avvii un confronto”.
“Noi abbiamo presentato una piattaforma, ma sono tre anni che viviamo di annunci. Quindi vorremmo degli atti concreti e non una ennesima dichiarazione generica”
La sindacalista ha concluso dicendo che non si fida delle parole del ministro “anche perché ho colto un riferimento alla previdenza complementare, che è uno strumento straordinariamente utile e che bisogna incentivare, ma che non è quello che determina un cambiamento della legge Fornero”.