A proposito dei 3 milioni di persone in cerca di lavoro, per il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan si tratta di “un’osservazione vera e puntuale” ma “se ci fermiamo li non capiamo dove sta andando il mercato del lavoro”.
Sul mercato del lavoro e la questione occupazione “il problema – ha sottolineato Padoan in occasione di un convegno sulle crisi bancarie organizzato dalla Cgil – è che non c’è la bacchetta magica”. I risultati “concreti – prosegue il ministro – richiedono la combinazione di più elementi: finanza pubblica, tasse, politiche industriali. Tutte queste cose concorrono a creare più lavoro”.
Secondo il ministro il lavoro e’ un elemento “fondamentale nella valutazione della politica economica. Se l’economia non crea buon lavoro la politica economica non funziona. Il mercato del lavoro negli ultimi anni, così come il Pil e altre grandezze, e’ migliorato, ma la qualità del lavoro è il tema più importante”.
Per quando riguarda l’occupazione giovanile, secondo il ministro “stiamo delineando il quadro del Def, non entro nel merito delle specifiche misure, ma l’occupazione giovanile è una delle poche misure che il quadro di finanza pubblica ci permette di aggredire con risorse nuove, però le risorse sono pochissime”, ribadendo che “il Pil è migliorato ma non tanto” da poter affrontare tante questioni.
Sul fronte bancario, per Padoan “dobbiamo ridurre in maniera tangibile il problema delle sofferenze”, sottolineando che “va fatto così come va ridotto lo stock del debito pubblico: va fatto nella velocità giusta. Siamo in una fase molto delicata, meno drammatica, ma molto delicata”.
Nei momenti di “crisi acuta” del settore bancario sia in Italia sia in Europa “è emerso un problema fondamentale che è quello della liquidità”. Il ministro ha, infatti, osservato che un sistema senza liquidità è come “una Ferrari senza benzina”.
“E’ necessario – ha aggiunto Padoan – trovare la liquidità necessaria a gestire l’emergenza. Nell’Unione bancaria europea non c’è un adeguato strumento di liquidità. In Europa c’è questo problema, servono questi strumenti. Stiamo ancora lottando per risolverlo, ma almeno il problema è stato riconosciuto. Mi auguro che nei prossimi mesi il problema emerga” ulteriormente.
E.G.