“La situazione pandemica in questo momento rendeva difficilmente percorribile la strada di un accordo ad hoc”. Questa la replica del ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, in una intervista a Repubblica, ai sindacati che contestano le norme sullo smart working nella Pa contenute nell’ultimo decreto.
“I tavoli con i sindacati erano già stati predisposti, si attendeva solo di conoscere quali erano le risorse messe a disposizione dalla manovra. La contrattazione si aprirà a breve, in vista dei rinnovi contrattuali 2019-2021. E comunque aggiunge Dadone – ci sono aspetti specifici della contrattazione che non ho toccato con questo decreto, né con le circolari, a cominciare dal diritto alla disconnessione o dalla regolamentazione dei buoni pasto”.
E.G.