Si è conclusa oggi nello stabilimento di Santa Maria a Fabriano la breve ripresa produttiva degli stabilimenti dell’Antonio Merloni, che dal 24 maggio scorso ha richiamato in fabbrica 400 lavoratori su 1.200. E intanto la firma del decreto di proroga della cassa integrazione, attesa da un’ora all’altra dal ministero del Lavoro, non c’è ancora. Una situazione di estrema incertezza per le maestranze, sottolinea il segretario provinciale della Cisl Andrea Cocco.
Il prolungamento dell’amministrazione straordinaria del gruppo è stato autorizzato il 12 maggio scorso dal premier Berlusconi nell’interim del ministero dello Sviluppo. La proroga comporta la riapertura dei bandi internazionali per l’acquisizione della A. Merloni o di suoi asset, e la prosecuzione per un anno degli ammortizzatori sociali per i dipendenti (3.100 in Italia), che tuttavia diventa operativa solo con un decreto del ministero del Lavoro.
“Speriamo che tra oggi e domani la firma arrivi” dice Cocco. In caso contrario, nonostante la disponibilità della Provincia di Ancona ad anticipare gli assegni, c’è il rischio che i lavoratori restino temporaneamente senza neppure i 700 euro mensili che finora hanno consentito loro di sopravvivere. L’iter di anticipazione infatti va messo a punto fra Provincia e Inps, e la procedura è piuttosto lunga. (LF)