Il numero 4 de il Progetto, pubblicato in occasione del settantacinquesimo anniversario della fondazione della Cisl, è dedicato alla nuova generazione che si assume l’impegno di rappresentare e organizzare le lavoratrici e i lavoratori nella confederazione
L’ottica è quella di non fornire un “catechismo”, ma la memoria dei passi significativi che hanno reso utile e unica un’esperienza che, senza eccessi di enfasi, può essere definita una vera peculiarità nel panorama del sindacalismo mondiale.
“Questo compleanno – sottolinea Emmanuele Massagli, direttore editoriale della rivista – è allora l’occasione per riflettere sull’attualità della CISL, sulla modernità senza tempo dei suoi tratti originari ed originali. Il riferimento è in particolare, per quanto concerne la caratterizzazione ontologica, alla laicità, alla apartiticità e alla caratterizzazione associativa. A riguardo della visione progettuale, invece, alla centralità della contrattazione di secondo livello e alla partecipazione. Cinque elementi, ai quali è da aggiungersi la coscienza del valore della formazione, che sono peculiari della CISL, non soltanto nel panorama sindacale italiano, ma anche internazionale.”
Tutti questi temi, contestualizzati nell’ambientazione storica, insieme alla definizione di una vera e propria cultura sindacale, sono trattati in sei articoli, di cui cinque “interni” alla confederazione ed uno di un “osservatore” esterno, ma molto partecipe.
Si tratta dei contributi di Giuseppe Acocella, Aldo Carera, Francesco Lauria, Claudio Arlati, Adriana Coppola e Giorgio Benvenuto. Il numero della rivista non si esaurisce con l’importante compleanno cislino.
Nell’ambito della sezione Europa Mondo, il tema delle nuove forme di accoglienza dei rifugiati è analizzato da Chiara Marchetti, autrice di una monografia in merito, mentre quello della partecipazione dei giovani come elemento strutturale del processo decisionale europeo è affrontato, alla luce dell’esperienza nel Comitato Economico e Sociale, da Nicoletta Merlo.
Come di consueto è molto ricca anche la rubrica Centro e Periferie dove, con i contributi di Roberta Caragnano e Ulderico Sbarra, vengono affrontati il ruolo dell’impatto sociale e sanitario della cultura e la desertificazione commerciale in rapporto alla vita delle comunità.
Il rendiconto di genere pubblicato dal Consiglio di Vigilanza dell’Inps è analizzato da Maria Berretta mentre un’esperienza sindacale peculiare italiana, come il delegato sindacale dei lavoratori somministrati, viene approfondito da Brigida Angeloni.
Tra le segnalazioni: il nuovo libro di Luigino Bruni, recensito da Luigi Lama, il ricordo dell’album antimafia del gruppo beat dei Giganti, opera di Francesco Lauria, e l’invito ad utilizzare il portale del progetto europeo Broadvoice per approfondire teoria e pratiche della partecipazione diretta dei lavoratori e delle lavoratrici.
Come di consueto è possibile consultare liberamente la rivista all’indirizzo: https://ilprogetto.fondazionetarantelli.it