Oggi hanno incrociato le braccia i 50.000 lavoratori del settore Gas Acqua per protestare nei confronti delle controparti (Federutility-Confservizi, Confindustria-Energia, Anfida, Anigas, Assogas, Federestrattiva) per il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto da 11 mesi. Garantita l’erogazione del gas e dell’acqua, per non provocare disagi ai cittadini, ma l’attività produttiva si è fermata pressoché ovunque.
“Ora le controparti non hanno più alibi – dice Gabriele Valeri, della segreteria nazionale della Filctem-Cgil – devono riaprire le trattative al più presto, perché la volontà dei lavoratori a rinnovare il contratto è forte, altrimenti la lotta e la mobilitazione andrà avanti”. (LF)
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