Si terrà oggi la mobilitazione europea decida dai sindacati britannici, il Cae e il coordinamento sindacale della Federazione Europea dei metalmeccanici. L’obiettivo comune è fermare i licenziamenti e la chiusura dei siti produttivi. Infatti negli ultimi due anni il gruppo Bosch ha chiuso in Europa 14 stabilimenti, e attualmente sta pianificando nuove chiusure dopo le ristrutturazioni già avvenute in diversi paesi, tra cui l’Italia. La mobilitazione si svolgerà in concomitanza con l’inizio dello sciopero dei lavoratori dello stabilimento Bosch di Cardiff per difendere il loro posto di lavoro. Il gruppo ha annunciato infatti la chiusura definitiva dello stabilimento che occupa 900 lavoratori. “La decisione del coordinamento sindacale europeo della Bosch di accompagnare l’inizio dello sciopero dei lavoratori di Cardiff – commenta Gianni Alioti, responsabile dell’Ufficio internazionale Fim Cisl e componente esecutivo Fem – costituisce un passo in avanti verso una gestione transnazionale della crisi”. Per Alioti “la dimensione nazionale è del tutto insufficiente a fare da contrappeso a decisioni prese dalle imprese su scala globale”. (FRN)