“Centinaia lavoratori dell’Almaviva hanno aderito oggi allo sciopero e al sit-in organizzato davanti alla sede del X Municipio del Comune di Roma contro la decisione dell’azienda di avviare la procedura di cassa integrazione straordinaria per cessazione attività per i 632 dipendenti della sede capitolina, che si trova proprio nel territorio del X Municipio”. Lo dichiara in una nota la segreteria provinciale dell’Ugl Telecomunicazioni Roma, spiegando che “una delegazione di lavoratori e rappresentanti del sindacato è stata ricevuta dai rappresentanti del X Municipio, a cui è stata manifestata la preoccupazione per una decisione che rischia di avere un impatto sociale ed economico devastante”. “Chiediamo – si legge – a tutte le istituzioni, a partire da quelle locali fino ad arrivare a quelle nazionali, di non abbandonare i dipendenti Almaviva Contact e di attivarsi per trovare una soluzione positiva alla vertenza: non è più accettabile che, dopo aver usufruito di incentivi e sgravi fiscali, alcune imprese procedano ad una vera e propria ‘rottamazione’ di centinaia di lavoratori”. “Non possiamo – aggiunge – più accettare che in settori come quello dei call center il principio della responsabilità sociale d’impresa venga puntualmente disatteso da aziende che considerano i lavoratori un semplice fattore di produzione e di consumo”. “Fa riflettere il fatto che una linea di credito di ben 90 milioni di euro debba essere utilizzata quasi completamente per appianare debiti preesistenti, coerentemente con la stessa logica finanziaria che non permette all’economia risollevarsi – prosegue la nota -, quindi senza tenere in minimo conto gli effetti della decisione di mandare a casa 632 dipendenti. Dietro ai lavoratori ci sono persone, e famiglie, che chiedono il rispetto della propria dignità”.
“Respingiamo pertanto al mittente – conclude la nota – le ultime dichiarazioni aziendali volte a giustificare l’attivazione della procedura di cig straordinaria: in questo momento i lavoratori di Almaviva Contact non hanno bisogno di ipotetici premi individuali, la priorità adesso è quella di garantire a tutti sicurezze sul futuro occupazionale”. (LF)
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