La Grecia si è fermata oggi per la quarta volta e decine di migliaia di lavoratori sono scesi di nuovo in piazza contro l’austerity e per chiedere il ritiro della riforma delle pensioni. E in una prova di forza che non si ferma i sindacati hanno annunciato nuove manifestazioni il 29 maggio prossimo, ma il governo assicura che andrà avanti.
Lo sciopero generale dichiarato dai sindacati dei dipendenti pubblici, Adedy, del settore privato Gsee e da quello comunista Pame, è stato osservato in modo quasi totale, secondo gli organizzatori, e le marce, ad Atene, Salonicco e nelle principali città del paese, hanno riunito decine di migliaia di persone, anche se sono state meno imponenti di quelle del 5 maggio scorso. Le manifestazioni si sono svolte senza incidenti in mezzo ad un grande spiegamento poliziesco. Quasi un centinaio di anarchici erano stati fermati preventivamente dalle forze dell’ordine allo scopo di evitare violenze come quelle che durante l’ultimo sciopero generale portarono alla morte, in un attacco incendiario, tre impiegati di banca, fra cui una donna incinta. (LF)