Secondo Bankitalia, il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato a maggio di 20 miliardi, raggiungendo il nuovo tetto massimo di 2.166,3 miliardi di euro.
L’incremento riflette diversi dati. Per 5,5 miliardi l’aumento corrisponde al fabbisogno delle amministrazioni pubbliche e per 14,9 miliardi all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (pari a 92,3 miliardi nel maggio 2014 e a 62,4 nel maggio 2013).
L’emissione di titoli sopra la pari, l’apprezzamento dell’euro e gli effetti della rivalutazione dei BTP indicizzati all’inflazione (BTPi) hanno contenuto l’incremento del debito per 0,4 miliardi.
Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 20,9 miliardi, quello delle amministrazioni locali è diminuito di 0,9 miliardi, mentre il debito degli enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.