“La morte di un sindacalista, investito durante un presidio sindacale, è un fatto gravissimo, inaccettabile, sul quale è necessario fare presto piena luce. E bene hanno fatto le organizzazioni sindacali confederali e di categoria territoriali a rispondere e reagire subito, proclamando immediatamente lo sciopero per oggi, domani e dopodomani di tutti i dipendenti del sito”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, commenta quanto accaduto questa mattina di fronte ai cancelli di un magazzino di Biandrate, vicino a Novara.
“In questo momento, il mio primo pensiero – aggiunge il leader della Cgil – va alla famiglia di Adil Belakhdim, alla quale esprimo cordoglio e vicinanza. Nella logistica si stanno verificando troppi episodi d’intimidazione e di violenza, che mettono seriamente in discussione le libertà sindacali. E questo avviene in un settore, dove anche per effetto del ricorso ad appalti e sub appalti, e dell’applicazione di contratti pirata, i diritti e le tutele fondamentali dei lavoratori sono continuamente calpestati, in un clima spesso da Far West”.
“Servono, anche a livello istituzionale, – prosegue Landini – risposte e interventi immediati, per ripristinare legalità e diritti in un settore dove spesso sono ignorati. Inoltre, non è più rinviabile una legge sulla rappresentanza per porre fine all’utilizzo di contratti pirata e garantire a tutti i lavoratori diritti e tutele, a partire dalle libertà sindacali”.
“Sabato 26 giugno, insieme a Cisl e Uil – conclude il segretario generale della Cgil – saremo in piazza a Torino, Firenze e Bari, per chiedere la proroga del blocco dei licenziamenti per tutti i lavoratori, ma anche per rivendicare diritti, tutele, sicurezza e libertà sindacali per tutte le lavoratrici e i lavoratori, a partire da quelli della logistica”.
“È un fatto di una gravità inaudita la morte del sindacalista di 37 anni, padre di due figli, investito stamattina durante un presidio sindacale davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate, nel Novarese insieme ad altri due lavoratori feriti”. Lo ha detto oggi il Segretario Generale della Cisl, Luigi Sbarra, a Potenza a margine del Consiglio Generale della Cisl Basilicata. “Siamo profondamente vicini alla famiglia di questo nostro collega. Autorità giudiziaria e Forze dell`Ordine dovranno fare piena chiarezza perché è davvero intollerabile quello che è accaduto. Ora basta. Nel settore della logistica si stanno consumando episodi continui di violenza, di intimidazione e di inciviltà che riportano indietro nel tempo le relazioni industriali nel nostro paese. La Cisl condanna fermamente questo clima di ostracismo nei confronti della libera attività sindacale in particolare in un settore dove in molti casi perdura una situazione selvaggia di sfruttamento dei lavoratori, di mancato rispetto dei contratti, dei diritti e delle tutele fondamentali”.
Per il segretario generale della Uil, Pierpoalo Bombardieri, “la morte del sindacalista nel novarese, mentre era in corso un’iniziativa sindacale, è un fatto sconvolgente. Esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari della vittima e ci affidiamo all’Autorità giudiziaria e alle Forze dell’Ordine affinché sia fatta chiarezza sull’accaduto. È il momento del dolore e del silenzio, per il rispetto dovuto a chi ha subito questa tragedia. Tuttavia, dobbiamo riflettere con urgenza sul fatto che nel Paese c’è un clima che preoccupa moltissimo, la tensione sociale rischia di superare il limite di guardia e in alcune realtà e situazioni le tutele non sono affatto garantite e perdurano lo sfruttamento e la mancanza di sicurezza. Bisogna, dunque, affermare, con grande senso di responsabilità, il principio irrinunciabile del rispetto della vita, della priorità del lavoro e della difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. La ripresa e la crescita non possono determinarsi a discapito di questi valori. Nessuna violenza potrà mai essere tollerata.
“La morte del sindacalista investito e ucciso da un camion a Biandrate, nel Novarese, durante lo sciopero nazionale in corso alla sede Lidl, è un fatto gravissimo e intollerabile. L`Ugl esprime cordoglio alla famiglia del collega di 37 anni che ha perso la vita mentre esercitava legittimamente il diritto di sciopero tutelato dalla Costituzione. Auspico che le Forze dell`Ordine facciano piena luce sulle dinamiche di questa morte inaccettabile e condanno fermamente ogni forma di intimidazione e violenza a danno dei lavoratori e della libertà sindacale.” È questo il commmento di Paolo Capone, Segretario Generale dell`Ugl.
TN