Il prossimo 10 febbraio, data del termine ultimo per le manifestazioni di interesse, scioperano unitariamente i lavoratori di tutti gli stabilimenti del gruppo Ilva (Taranto, Racconigi, Novi ligure, Marghera) e dell’indotto. Lo comunica in una nota il segretario generale della Fiom Cgil, Maurizio Landini, che dichiara: “è necessario fare assumere al governo decisioni coerenti con la dichiarazione della strategicità della produzione siderurgica in Italia, di cui l’Ilva è parte fondamentale”.
“La mobilitazione dei lavoratori di Genova – spiega il leader della Fiom – ha già prodotto dei risultati: far riconoscere al governo che l’accordo di programma firmato nel 2005 è valido e che qualunque piano industriale non potrà che partire dagli attuali livelli occupazionali, riconoscere ai lavoratori di Genova il mantenimento della normativa ante ‘Jobs act’ sui contratti di solidarietà e l’integrazione al reddito per i lavori socialmente utili. Ma l’iniziativa ha anche costretto il governo ad assumere la decisione di estendere tale normativa a tutti i lavoratori con contratto di solidarietà del gruppo.”
“Per queste ragioni – conclude Landini – , è necessaria e non più rinviabile l’attivazione da parte del Governo di un tavolo nazionale della siderurgia che, a partire da scelte di politiche industriali, sia in grado di affrontare e risolvere tutte le vertenze aperte nel settore.”