Oggi è stato istituito il tavolo Ilva della Regione Puglia del quale fanno parte i sindacati, i consiglieri regionali della Puglia di tutti i partiti, i deputati e senatori nazionali ed europei di tutti i partiti eletti in Regione, i sindaci di tutti partiti della Provincia di Taranto, la Provincia di Taranto, la Regione Puglia.
“Il tavolo Puglia dell’Ilva – spiega una nota della Regione – non nasce per sostituire il tavolo nazionale presieduto dal Governo e non pretende di svolgere le stesse funzioni dei tavoli nazionali che mantengono intatta la loro funzione. Il tavolo – prosegue la nota – nasce per assicurare la presenza più coordinata di tutti i componenti del tavolo Puglia ai tavoli nazionali secondo la competenza di ciascuno e secondo le norme di legge, tutelando, innanzitutto, la salute dei cittadini assieme ai livelli occupazionali, l’ambiente e la sicurezza del lavoro”.
Oggi il tavolo ha concordato “di non poter accettare le condizioni poste ai lavoratori dall’accordo accettato e sottoscritto dal Ministro della Sviluppo Economico”.
“In particolare – sottolinea la Regione – il tavolo ritiene inaccettabili i licenziamenti e gli esuberi proposti al Governo dall’acquirente e soprattutto la discontinuità contrattuale per tutti i lavoratori con applicazione del Jobs Act. E ritiene necessario garantire i livelli occupazionali anche di tutte le aziende dell’indotto che non devono essere sostituite dalle aziende satelliti della Arcelor Mittal”.
Il tavolo verrà riconvocato dal Presidente della Regione in prossimità di ogni convocazione dei tavoli nazionali e ogni volta che ciascun componente ne faccia richiesta, di regola presso la Prefettura di Taranto.