Alberto Morselli, segretario generale della Filcem Cgil, dal 15 al 18 settembre presenterete a Chianciano Terme le piattaforme per i rinnovi contrattuali. Per tutti i settori avete scelto la strada di proposte separate dalle altre organizzazioni sindacali. Perché?
Non vogliamo rinunciare alla distanza di opinioni che ci caratterizza in questa fase contrattuale. A Chianciano presenteremo ufficialmente le piattaforme per il settore chimico-farmaceutico, energia-petrolio, gomma-plastica, gas-acqua, dopo aver ricevuto l’approvazione dei lavoratori nelle assemblee in tutti i posti di lavoro.
Sarà una stagione contrattuale difficile?
Sono ottimista, la soluzione non può che essere unitaria. Il mandato di queste piattaforme è la ricerca unitaria tra le parti.
Quali sono le vostre richieste?
Vogliamo difendere l’occupazione e aumentare il salario. Crediamo sia anche importante rilanciare la contrattazione di secondo livello, dal momento che l’accordo del 15 aprile non ha innovato nulla a riguardo. Servono invece accordi aziendali innovativi, che difendano la produzione, ma anche l’occupazione.
Sulla parte economica emergono le maggiori differenze tra le federazioni?
Sì la Filcem proporrà per il triennio un aumento medio del salario di 172 euro per i chimici, 200 per energia-petrolio, 165 per gomma-plastica, 185 per gas-acqua, ma ci differenziamo anche per altre richieste, come quella dell’istituzione dei Consigli di sorveglianza con la partecipazione di rappresentanti dei lavoratori, per l’indirizzo e il controllo delle strategie aziendali.
Auspicate un accorpamento dei settori elettrico, energia-petrolio, gas-acqua?
Un coordinamento unitario di questi settori potrebbe favorire le politiche industriali e risultare quindi molto positivo. Purtroppo Confindustria ancora non si è espressa al riguardo e questo rallenta un’eventuale unificazione.
Francesca Romana Nesci