“Contro il calo della produttività del lavoro registrato dall’Istat nell’ultimo biennio, connesso alla diminuzione delle ore lavorate conseguenti alla crisi economica in atto, imprese e governo dovrebbero investire di più in innovazione tecnologica”. È il commento del segretario confederale dell’Ugl, Nazzareno Mollicone, secondo il quale “ciò che si evince dagli stessi dati sull’ultimo decennio è che, a fronte di una crescita delle ore lavorate, vi è una diminuzione del valore aggiunto”. “Ciò indica – prosegue – una scarsa innovazione tecnologica nel prodotto finito, confermata anche dal fatto che solo il 12 per cento della componente fornita dal capitale è dovuta alla tecnologia”.
Secondo il sindacalista “per aumentare la produttività ed il valore aggiunto del lavoro ed essere competitivi sul mercato, diventa sempre più urgente un incremento degli investimenti in innovazione tecnologica da parte delle imprese, così come anche il dovrebbe stanziare maggiori risorse per la ricerca e l’innovazione, proprio per contribuire al miglioramento della qualità del lavoro italiano”. (LF)
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