“I dati sull’andamento della cig resi noti dall’Inps sono indubbiamente positivi rispetto a quelli precedenti e indicano una ripresa dell’attività produttiva, ma occorre chiedersi perché il tasso di disoccupazione, invece, non diminuisca”. E’ il commento del segretario confederale dell’Ugl, Nazzareno Mollicone, per il quale “è stato un bene aver potenziato finanziariamente gli ammortizzatori sociali per evitare i licenziamenti, ma se al calo della cig non corrisponde una diminuzione dei disoccupati è probabile che in questo periodo di crisi le imprese si siano ristrutturate in modo tale da operare con un minor numero di lavoratori”. “Questo – conclude il sindacalista – significa che siamo di fronte ad una disoccupazione strutturale da combattere, attraverso una maggiore formazione professionale, un miglior funzionamento dei servizi per l’impiego e una crescita tecnologica e produttiva delle imprese”. (LF)
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