‘’E’ una operazione di mercato. Si sta lavorando per creare un grande gruppo mondiale, il quinto al mondo. E quindi non credo che si possa essere pregiudizialmente contrari. Inoltre, la dimensione sopranazionale, nel settore delle tlc, è indispensabile e positiva”. Così Emilio Miceli, segretario generale del Slc Cgil, la categoria delle tlc di Corso Italia, commenta per Il Diario l’accordo tra Naghub Sawiris e Vimpelcon, che vede il 100 per cento di Wind passare nelle mani del colosso russo.
Dal punto di vista del sindacato non ci sono preoccupazioni, dunque?
Questo dovremo verificarlo quando incontreremo i vertici del gruppo russo. Cosa che ci aspettiamo avvenga prima della conclusione definitiva dell’operazione, prevista per il 2011. E’ chiaro che vogliamo capire se verrà mantenuta l’attenzione su Wind. Ma non siamo preoccupati: il gruppo russo è molto solido, al contrario di Weather, che ha problemi di indebitamento.
Una Wind russa manterrà la stessa fisionomia attuale?
E’ appunto una delle cose che dovremo verificare. In questi anni, cioè da quando è stata rilevata dall’Enel, Wind ha fatto grandi progressi, si è conquistata un posto di rilievo sul mercato italiano, grazie anche ad una strategia aggressiva nei confronti dei giovani, che le ha consentito di affermarsi come società low cost di grande successo. Ci auguriamo che continui ad esserlo, ovviamente.
Che giudizio da’ dell’attuale management di Wind?
Positivo. Si tratta di persone giovani, che hanno risanato l’azienda e le hanno dato quell’impronta aggressiva di cui parlavo prima: hanno dato prova di saper stare sul mercato in modo competitivo. Non ci dimentichiamo che Wind era considerata una azienda a rischio di chiusura. Poi sia Paolo del Pino, che successivamente l’attuale A.d. Luigi Gubitosi, hanno rovesciato il quadro: oggi è una azienda dinamica. La valutazione del sindacato è ovviamente parziale, ma non possiamo non constatare quanto Wind abbia saputo svilupparsi. Speriamo che continui a farlo anche in futuro, all’interno di un gruppo di dimensioni globali.
Nunzia Penelope