CONTRATTI
“C’è una preoccupante tendenza a separare il salario dalla contrattazione. Intenti demagogici o rozzamente anti sindacali si sommano ad una lucida strategia di una parte delle imprese che persegue l’obiettivo della disintermediazione del sindacato”. Cosi’ Emilio Miceli, segretario generale della Filctem Cgil, in una articolo pubblicato su L’Unita’.
Gli esempi di questo stato di cose, scrive Miceli, ” sono tanti e vari: la mini scala mobile’ di Federmeccanica che prescinde dalla contrattazione, il tentativo di trasformare progressivamente in benefit l’intero salario di produttività ed infine la legificazione piena del Pubblico impiego. Per non parlare dei voucher”. Una tendenza, insiste, che “va contrastata con forza poiché senza contrattazione del salario semplicemente non esiste più il contratto”.
Il cosiddetto “modello chimico” – spiega il segretario della Filctem – criticabile o no, poggia le sue basi proprio su questo punto: la centralità della contrattazione. Siamo nel mezzo di una nuova rivoluzione industriale, che si annuncia profonda, e sarà decisiva una nuova “comprensione” tra le forze sociali, in fabbrica e nella società. Sono forti i rischi di una nuova ed inedita radicalizzazione dei rapporti sociali. Ci sarà bisogno di un salto nelle relazioni industriali e non la tentazione di fare di Industria 4.0 l’alba di una risoluzione dei conti con il sindacato”.