Oggi a Firenze il segretario generale della Filctem Cgil, Emilio Miceli, ha incontrato la componente Filctem della Rsu della “Menarini”, il più grande gruppo farmaceutico italiano in Europa e nel mondo, in preparazione dello sciopero generale Cgil di domani (mercoledì 14 novembre, n.d.r.) esteso per altre quattro ore in sede aziendale contro l’annuncio di 1000 esuberi dichiarato nei giorni scorsi dall’azienda.
Al centro del confronto, il tema acuto della norma inserita dal Governo nella “spending review” che opera una diversa regolamentazione delle prescrizioni dei farmaci che, anziché regolare i mercati, colpisce direttamente i prodotti.
“E’ una scelta dannosa – ha detto Miceli – che colpisce un segmento alto del nostro sistema produttivo – dalla ricerca alla produzione – e non fa che indebolire il paese. Aspettiamo ancora – aggiunge il segretario – la convocazione al ministero dello Sviluppo Economico e chiediamo un cambiamento sostanziale della norma perchè è inutile discutere di competitività quando poi si colpisce pesantemente un settore strategico che incorpora innovazione e ricerca”.
Nel corso dell’incontro si è anche presa in esame la situazione specifica della “Menarini”, il cui progetto industriale sembra puntare ad un suo ridimensionamento nel nostro paese. “Abbiamo bisogno – commenta il leader sindacale – di capire fino in fondo quali siano gli obiettivi industriali del Gruppo e le scelte che intende compiere in Italia. Ma – ammonisce – vogliamo dire con chiarezza che la ricerca e la produzione farmaceutica mal si addicono a soluzioni “low cost” tipiche di altre aree del mondo: in questo settore si custodisce la salute delle persone e bisogna farlo al meglio!”.
“In questo senso – conclude Miceli – sarà necessaria, a valle del confronto con il ministero, una discussione serrata con il management e la proprietà stessa”.