I sindacati dei metalmeccanici proclamano un nuovo sciopero nazionale di 8 ore per il 28 marzo, con manifestazioni provinciali e regionali a sostegno della ripresa della trattativa con Federmeccanica e Assistal della per il rinnovo del contratto, dopo la rottura del 12 novembre determinata, spiegano Fim, Fiom e Uilm, dal fatto che la controparte non ha risposto alle richieste contenute nella piattaforma, “ma ha presentato una vera e propria ‘contropiattaforma’”.
La giornata di mobilitazione e di sciopero sarà preceduta da tre grandi assemblee di delegate e delegati Rsu, una al Nord, una al Centro e una al Sud, che si svolgerà il 21 marzo con la presenza dei segretari generali di Fim Fiom Uilm.
“Un comportamento irresponsabile da parte di Federmeccanica e Assistal – proseguono i sindacati – che con la loro intransigenza e arroganza continuano ad impedire l`avvio della trattativa per il rinnovo del contratto nazionale, che mai come in questa fase può rappresentare l`antidoto alla crisi e alla riduzione dei volumi produttivi del Paese e può portare all`aumento del salario e del potere d`acquisto delle retribuzioni delle lavoratrici e dei lavoratori metalmeccanici oltre al miglioramento delle normative, che rappresentano un`irrinunciabile avanzamento dei diritti e delle condizioni di lavoro”.
“La riuscita degli scioperi fin qui effettuati, la partecipazione dei lavoratori alle tante iniziative svolte, anche in modo articolato, sul territorio nazionale – aggiungono – confermano la determinazione dei sindacati e dei lavoratori a sostenere le richieste contenute in piattaforma che devono essere assunte anche da Federmeccanica e Assistal come base per avviare la trattativa”.