“La Fisac Cigil insieme agli altri sindacati del settore, è pronta allo sciopero”. Lo ha detto oggi Agostino Megale, segretario generale della Fisac Cgil, intervenendo al convegno “Riprogettre lo sviluppo” organizzato dal sindacato del credito della Cgil a Palermo. “Se l’Abi – ha detto – prosegue nell’atteggiamento del ‘muro contro muro’ prima ancora che venga presenata la piattaforma per il rinnovo cotrattuale e non ritira o sospende la disdetta della procedura sull’accesso volontario al fondo di solidarietà, il primo luglio, unitariamente, dichiareremo lo sciopero”. Secondo il segretario, inoltre, occorre “un tetto ai redditi dei top manager e una riforma fiscale capace di tassare le rendite finanziarie, le grandi ricchezze che insieme alla lotta all’evasione devono consentire di recuperare sul serio le risorse per ridurre le tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati e per sostenere la stabile e buona occupazione giovanile”.
Nel chiudere la consultazione sulla piattaforma contrattuale – ha aggiunto – abbiamo posto al centro un’idea di banca per il Paese che insieme alla buona occupazione per i giovani e alla difesa del recupero del potere di acquisto dei salari, rappresenta un progetto che oltre il settore, guarda alle prospettive del Paese”. “Abbiamo lavorato – ha detto ancora Megale – per difendere e rafforzare l’unità dei sindacati in categoria poiché questo ci rende più forti nei confronti dell’Abi e più credibili verso gli stessi lavoratori. La divisione sindacale prodotta in questi ultimi anni soprattutto ad opera del governo e del ministro Sacconi, ha determinato solo un indebolimento del mondo del lavoro. Oggi bisogna ricostruire l’unità e il ministro del Lavoro dovrebbe evitare incursioni che hanno l’unico obbiettivo di dividere ancora una volta il sindacato e tentare di isolare la Cgil. Questo obiettivo non è passato sin qui e non passerà. Anche per questo in categoria abbiamo fatto un passo importante e di valore generale con l’accordo unitario sulle regole di democrazia per evitare accordi separati”. (LF)
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