Il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, valuta positivamente il piano industriale presentato dal gruppo Cariparma per il triennio 2011-2014. Da un lato perché le strategie indicate sono coerenti, spiega il sindacalista, con le scelte annunciate un anno fa e la loro realizzazione, dall’altro perché il piano presenta un’impostazione strategica centrata sulla politica degli investimenti della valorizzazione delle relazioni industriali che ha visto nel corso degli ultimi tre anni il passaggio da 6.700 a 9.000 il numero degli occupati, con una crescita di oltre 2.000 nuovi dipendenti in 4 anni.
Megale poi sottolinea l’importanza degli investimenti di Cariparma in un momento di difficoltà del paese. Ancora esprime la sua soddisfazione per la convergenza emersa nell’incontro con l’ad sulla necessità di interventi fiscali quali la tassazione sulle rendite finanziarie, un’eventuale imposta sui grandi patrimoni e le grandi ricchezze e un intervento a livello europeo sulle transazioni finanziarie come misure necessarie, da un lato per sostenere una politica con al centro la crescita dell’economia italiana e della buona occupazione e dall’altro per realizzare una politica fiscale più giusta, sia riducendo le tasse sul lavoro dipendente che armonizzando quelle sulle banche a livello europeo.
In questo contesto un punto di vista comune è emerso anche sulla necessità che i compensi degli ad e dei banchieri non crescano 4/5 volte di più di quelle dei lavoratori dipendenti, evitando troppe diseguaglianze.
Concludendo Megale ha posto la priorità del problema dell’occupazione della stabilizzazione dei giovani lavoratori in scadenza a tempo determinato. “E’ necessario lavorare affinché le assunzioni dei giovani possano essere superiori ai 150 unità, ha detto. Bisogna prendere questo come numero minimo da poter ampliare con il confronto sindacale assumendo la priorità del lavoro stabile e tutelato”. (FRN)