“Vegas continua a non centrare il bersaglio”. E’ il commento del segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, in merito alle parole del presidente della Consob, Giuseppe Vegas, oggi in occasione dell’assemblea annuale.
“Non è, infatti, – ha detto – arrivata alcuna indicazione, se non generici appelli, su come utilizzare il risparmio per dare fiato all’economia reale, su come riaprire i rubinetti del credito per rilanciare gli investimenti nella piccola e media imprese che sono la condizione essenziale per aumentare la crescita e creare lavoro”.
Per Megale “sono passati sei anni dall’inizio di una crisi, dura e pesante, le cui origini sono attribuite alla finanza strutturata: il presidente Vegas, riferendosi all’introduzione anche per via legislativa del product intervention per l’identificazione della tossicità dei prodotti finanziari, doveva rilanciare anche la struttura degli scenari probabilistici. Un segmento che era già presente in Consob ma che lo stesso Vegas ha nei fatti ridimensionato pur essendo l’unico elemento in grado di valutare fino in fondo la tossicità dei prodotti finanziari”.
Inoltre, aggiunge, “mi sarei atteso che, proprio sul tema dei prodotti finanziari, dei derivati, venisse avanzata da Vegas la proposta di istituire una commissione d’indagine utile a capire quanti sono, chi li possiede e, di conseguenza, quale azione di contrasto realizzare”. “Una commissione – prosegue il segretario generale della Fisac – per evitare che gli effetti negativi di decine di enti locali coinvolti ricadano ancora una volta sui cittadini con il taglio dei servizi: effetti determinati dall’incapacità della Consob di fornire agli enti locali quegli elementi di conoscenza, indirizzo e scenario per gestire il tema dei derivati”. “In ultimo – conclude Megale – mi verrebbe da dire che in Consob c’è bisogno di più collegialità e meno protagonismi: questo dovrebbe portare a completare il numero dei commissari stessi”. (LF)
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