Il segretario generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, replica alle parole di oggi di Landini: “La Cgil è un bene prezioso per tutti noi e, ad oggi, il luogo in assoluto di maggior democrazia esistente”. Inoltre sottolinea che “semmai dobbiamo lavorare insieme ad un progetto di cambiamento per essere effettivamente capaci di ascoltare quella solitudine del lavoro, degli esclusi e dei non garantiti”.
Per questo, secondo il dirigente sindacale, “serve una Cgil più unita e anche più forte e Maurizio Landini, che sostiene la necessità che i lavoratori votino sui loro accordi, fermo restando il rispetto di ogni punto di vista, dovrebbe fare un po’ pace con se stesso, riconoscendo semplicemente che, per la prima volta nella storia delle relazioni industriali, il Testo unico sulla rappresentanza, che lui oggi contrasta e contesta, garantisce proprio il voto dei lavoratori sul loro contratto. Si realizza così quel diritto di democrazia universale di cui parlava Trentin che – conclude Megale – consegna ai soggetti interessati il potere di decidere sui loro contratti”.