Con 1.314 no, 77 sì, 29 schede bianche e 18 nulle, vince la sfiducia al direttore generale della Rai Mauro Masi nel referendum programmato dall’Usigrai. Su 1.878 aventi diritto al voto sono stati 1.438 i voti validamente espressi. Mancano i voti di Venezia che per un problema burocratico postale non sono arrivati in tempo, dunque è come se non avessero votato. Nella scheda ai votanti veniva chiesto: ‘Alla luce delle politiche aziendali esprimi fiducia al direttore generale Mauro Masi?’. Lo spoglio delle schede è avvenuto questa mattina (17 novembre) a Roma.
“Il dato emerso è impressionante: la stragrande maggioranza dei giornalisti, di qualsiasi orientamento politico, ha espresso con chiarezza la propria contrarietà”. A dirlo in una nota è il segretario generale di Slc Cgil, Emilio Miceli, che osserva: “Credo che nella valutazione, insieme alle scelte di natura editoriale, abbiano pesato lo stato di abbandono dell’azienda, la mancanza di una strategia commerciale e industriale, le condizioni finanziarie. La Rai è un’azienda finanziariamente a rischio. In fondo sono questi i motivi alla base dello sciopero indetto dal sindacato per il 10 dicembre prossimo. Quest’azienda ha bisogno di un colpo di reni e la gestione dell’attuale direttore generale non è stata in grado di assicurare una guida autorevole”. (FRN)