“La disoccupazione giovanile in costante crescita, come si evince dai dati forniti dall’Istat, è tra gli indicatori più gravi e drammatici prodotti dalla crisi economica, perché impatta in modo diretto sul futuro del Paese e sulle sue possibilità di immaginare una ripresa e di coglierne in pieno le eventuali potenzialità”. Questo il commento del segretario generale della Uilca Uil, Massimo Masi, secondo il quale “di fronte a questo scenario tutte le forze sociali devono unirsi per trovare soluzioni immediate, con scelte anche difficili e responsabili”.
Masi ricorda poi come il recente rinnovo del contratto nazionale dei lavoratori del credito abbia dato un segnale straordinario in questo senso, accettando di contribuire alla costituzione di un Fondo per l’occupazione di settore, che, senza oneri per la collettività, prevede un sostegno alle banche che effettuano nuove assunzioni stabili. “Oggi, soprattutto di fronte ai dati drammatici sulla disoccupazione giovanile, questo strumento può e deve essere utilizzato di concerto con tutti quelli a disposizione”, ha proseguito il sindacalista.
Da settembre, ricorda la Uilca, riprenderanno nei gruppi e nelle banche le trattative per governare le ricadute dei piani d’impresa, che prevedono, con varie modalità, pesanti sacrifici per le lavoratrici e i lavoratori e forti tagli al costo del personale. Approccio che secondo il segretario generale “conferma una visione miope nella gestione delle difficoltà, non prevedendo soluzioni di prospettiva e strutturali”.
Infine la Uilca rivendica “l’assoluta necessità che le banche e l’Abi, attraverso il suo presidente Mussari, diano un segnale chiaro in termini di coerenza, senso di responsabilità verso il Paese e credibilità rispetto al contratto sottoscritto, prevedendo di gestire i processi di riorganizzazione e ristrutturazione che propongono anche tramite l’utilizzo del Fondo per l’occupazione, per favorire nuove assunzioni stabili nell’incontro che si terrà il 5 settembre con il presidente del Consiglio, Mario Monti”. (Frn)