“La proposta così come è non va bene e si prospetta ora una trattativa tutta in salita, ma è certo che siamo pronti a mettere in campo ogni azione utile per realizzare una riforma della Pac piu’ equa e giusta”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini che, in riferimento al varo da parte della Commissione della proposta di riforma della Politica agricola europea (Pac), sottolinea che “in un momento di forte crisi economica le risorse vanno indirizzate verso una’agricoltura che dà risposte in termini di competitività, occupazione, sicurezza alimentare e soprattutto verso chi l’agricoltura la fa sul serio e ci vive”. “Invece di definire gli agricoltori attivi in base a quello che effettivamente fanno, il testo li definisce – denuncia Marini – solo in base alla quantità di aiuti che ricevono premiando così le rendite e le dimensioni e non certo il lavoro e gli investimenti. La proposta, tra l’altro, prevede una riduzione del budget che l’Italia non merita affatto, anche considerando che aumenta in modo significativo il divario tra le risorse che il nostro Paese versa all’Unione Europea e quello che recupera attraverso la Politica agricola”. “In gioco – riassume – ci sono per l’Italia circa 6 miliardi di fondi comunitari all’anno per i prossimi sette anni, ma soprattutto il futuro di 1,6 milioni di imprese agricole che danno occupazione a circa un milione di dipendenti e che garantiscono il presidio territoriale di oltre 17 milioni di ettari di terreno coltivato totale dal quale nascono produzioni da primato che danno prestigio e competitività al Made in Italy nel mondo”. (LF)
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