Un risultato che migliora nettamente la proposta iniziale con una riforma che va verso la sussidiarietà ovvero la possibilità degli Stati membri di applicare misure secondo i propri modelli di sviluppo agricolo. Finalmente una opportunità straordinaria per premiare chi vive di agricoltura, il lavoro, la qualità, i giovani e il vero Made in Italy. E` quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nell`esprimere soddisfazione per l`accordo politico raggiunto dal team dei negoziatori di Parlamento, Consiglio e Commissione sulla proposta di regolamento di riforma della Politica Agricola Comune.
Oltre ai sensibili miglioramenti che sono stati ottenuti nel precedente accordo del 26 giugno, quali il sostegno per la promozione e lo sviluppo di filiere corte, l`inverdimento a tutela dei vigneti, frutteti ed uliveti italiani, sulla convergenza e per i giovani agricoltori, un ulteriore risultato positivo – ha sottolineato Marini – è stato raggiunto anche per la decisione di applicare per la prima volta su base obbligatoria un tetto agli aiuti (Capping) per combattere le rendite fondiarie.
L`accordo sulla riforma della Politica Agricola (PAC) – ha continuato Marini – premierà chi vive e lavora di agricoltura escludendo per la prima volta in una black list i soggetti che non hanno nulla a che fare con l`agricoltura e soprattutto prevedendo la possibilità per l`Italia di destinare risorse ai soli agricoltori attivi. Nei vari passaggi dal nostro Summit a Roma con il Commissario all`agricoltura Dacian Ciolos e il Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, agli incontri con i colleghi di tutte le principali Organizzazioni agricole europee fino al meeting dello scorso maggio a Bruxelles con il Presidente del Consiglio agricoltura e pesca del Consiglio dell`Unione europea Simon Coveney, la proposta anche per un piu` deciso impegno del Governo e del Ministro dell`agricoltura – ha sostenuto Marini – è andata migliorando. Certamente rimane un taglio importante ai finanziamenti destinati all`agricoltura, ma l`applicazione nazionale demandata al Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo potrà compensare il disagio nell`orientare le risorse – ha continuato Marini – verso i veri agricoltori.