“Con il 51% di sì siamo pronti a fare l’investimento”. Lo ha detto l’ad di Fiat, Sergio Marchionne, durante il rituale saluto di fine anno ai dirigenti del gruppo riuniti al Lingotto. “Il piano – ha proseguito – è qualcosa di unico: la possibilità di produrre nello storico impianto di Torino Suv di classe superiore destinati ai mercati di tutto il mondo, perciò invito la Fiom a firmare perché sarebbe un ottima idea fare l’accordo prima di Natale”. Ieri l”ad del Lingotto ha detto siamo di fronte a “una svolta epocale imposta dalla crisi e dunque all’ingresso in un’epoca che non tollera l’inerzia e punisce chi non si adatta”. “Perdere tempo – ha aggiunto – denaro, opportunità; sprecare risorse materiali e intellettuali oggi è più che mai antieconomico e deleterio, ma è soprattutto immorale”. La Fiat ha reagito alla crisi: lo ha fatto con l’alleanza con Chrysler. Marchionne ha poi detto che Mirafiori vuole essere un’ulteriore rassicurazione sul futuro di una Fiat italiana. “Le nostre radici sono qui – ha concluso – a Torino e in Italia: questa è la nostra storia e da qui viene anche la nostra forza”.
L’appello è stato raccolto subito da Fim e Uilm. Rocco Palombella della Uilm e Giuseppe Farina della Fim, hanno infatti dichiarato di essere pronti a “cogliere l’occasione” a la tavolo che si terrà domani mattina a Torino. Contratto, assenteismo e orari di lavoro saranno i tre punti chiavi su cui si cercherà l’accordo. Diversa l’opinione della Fiom che invita “Marchionne ad aprire finalmente una trattativa vera”. (LF)